Confettura con radicchio di Treviso e Lamponi

L'abbinamento tra il radicchio di treviso e i lamponici permete di fare una confettura molto particolare adatta ad essere associata a formaggi particolarmente stagionati, come il grana o il vezzena o a piatti di bolliti.
Ci sono un po' di variandi da considerare che possono rendere particolarmente prelibata questa confettura.

Preparazione della confettura di radicchio e lamponi

La preparazione si presenta particolarmente semplice, perché possiamo usare dei lamponi surgelati e il radicchio di treviso di stagione. In base al risultato finale che vogliamo ottenere possiamo tagliuzzare il radicchio più o meno sottile; lo facciamo appassire con un po' d'acqua e un quarto del peso di zucchero (1 kg di radicchio e 250 grammi di zucchero) cercando di non lavorare con il fuoco troppo vivo.

Facciamo attenzione che il radicchio di Treviso è abbastanza amarotico per cui possiamo anche alzare un po' la percentuale di zucchero. Qui possiamo inserire la prima variante appassento il radiccho con un po' di vino rosso (qui ognuno si può sbizzarrire) e possiamo anche aggiungere un fondo di cannella. Passiamo poi ad inserire i lamponi con qualche goccia di limone e lasciamo cucinare. Se usiamo i preparati di pectina l'operazione è abbastanza veloce, ma se preferiamo usare dei leganti naturali possiamo procedere a fuoco lento e meglio ancora se con pentola in terracotta.

Una volta completata la cottura, controlliamo che il sapore sia equilibrato e possiamo mettere nei vasetti sterilizzando il tutto facendo bollire per 20 minuti (ricordiamo di farlo da freddo perché si rischia di rompere il vasetto).

(pectina naturale : succo di limone, bucce e torsolo di mela, portiamo ad ebollizione con dell'acqua e lasciamo bollire per 40 minuti circa. Filtriamo il succo e  sterilizziamo. La pectina così ottenuta può essere tenuta per parecchio tempo ed essere usata per pietanze che richiedono l'utilizzo di addensanti).